Editoriale | Giugno 2022
Il PDF di Dio?
Da alcuni anni esistono i PDF. Si tratta di un formato speciale con il quale è possibile condividere dei documenti con il computer. Molti documenti possono essere memorizzati «in formato PDF». Cosa significano queste tre lettere? Sono l’abbreviazione di tre parole inglesi: Portable Document Format cioè, Formato Portatile di un Documento. Un materiale trasformato in PDF diventa, infatti, portatile perché viene tradotto in una forma leggibile da tutti i sistemi informatici. Un formato universale, un passepartout. L’invenzione del PDF mette insieme l’universalità e la diversità. I documenti prodotti da ciascuno, in modo diverso, con modalità diverse, con contenuti diversi, diventano poi condivisibili, portatili, accessibili a tutti. Non esiste una persona uguale a un’altra, eppure siamo tutti esseri umani.
Non esiste un discepolo di Gesù uguale a un altro, eppure cerchiamo di vivere lo stesso vangelo. L’umano è universale. Cristo è universale. Il vangelo è per tutti. Il dono di vivere è per tutti. Eppure ogni persona testimonia con una forma unica e irripetibile Cristo, «lo stesso ieri, oggi e sempre». Mi piace immaginare Cristo come il PDF di Dio. Un formato portatile, condivisibile, accessibile a ogni persona in grado di salvare l’unicità della fede di ciascuno e la possibilità che questa sia comunicabile a tutti, senza problemi di decodifica.
Don Giulio Osto
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