Editoriale | Gennaio 2023
Sotto il segno della benedizione di Dio
Quando mettiamo insieme i pezzi di un puzzle tendiamo a concentrarci di più sui particolari: le macchie di colore, le linee, le forme dei pezzi. Ma è solo allargando lo sguardo al disegno più ampio che possiamo accorgerci di come tutti questi particolari vengono messi insieme fino a formare un’immagine completa, un dipinto o una porzione di mondo ripresa in un momento di speciale bellezza. È dentro a questo sguardo ampio, capace di trascendere i particolari, che possiamo accorgerci della presenza di Dio che ci accompagna, non “nonostante”, ma “dentro” ai corsi e ricorsi della nostra storia. Così la libertà dell’uomo, usata spesso a scapito dei più piccoli e fragili, si intreccia con la misericordia e la provvidenza di Dio, che non smette mai di amarci e di darci un nuovo tempo, una nuova possibilità, un’occasione per ricominciare.
L’anno nuovo inizia all’insegna della fatica e dell’incertezza per tante famiglie, ma anche della benedizione di Dio che risuona nella liturgia ogni primo giorno di gennaio. Dentro a questa benedizione, che accompagna la preghiera per la pace, siamo inseriti anche noi con le nostre vite e le nostre speranze, le vicende del mondo, i movimenti delle nazioni. Allarghiamo allora la nostra preghiera per questo nuovo tempo che si apre, perché sia sempre più all’insegna della pace e della fratellanza tra i popoli.
Manuela Riondato
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