Editoriale | Luglio 2024
La leggerezza del Vangelo
«La leggerezza per me si associa con la precisione e la determinazione, non con la vaghezza e l’abbandono al caso» scriveva Italo Calvino nelle sue Lezioni americane, individuando nella leggerezza un valore e una qualità specifica che la letteratura poteva dare come contributo per il nuovo millennio. Nel momento in cui tutto sembra farsi pesante, la soluzione è quella di «cambiare il mio approccio, devo guardare il mondo con un’altra ottica, un’altra logica, altri metodi di conoscenza e di verifica». Ed è ciò che il Vangelo continuamente ripropone, nel suo essere un messaggio e nel suo identificarsi con una persona, quella di Gesù Cristo. Cambiare logica, assumendo quella dell’Amore, consapevoli che, per quanto il mondo possa diventare pesante, è solo così che possiamo arrivare a una conoscenza più profonda, alla consapevolezza che siamo sempre e comunque nelle mani del Padre.
In questo tempo estivo, che anela alla leggerezza, questa consapevolezza può diventare stimolo per assumere un nuovo approccio nei confronti della vita spicciola, quella che si dispiega giorno dopo giorno, rumorosa, indaffarata, affannata. Nell’incontro quotidiano con la Parola possiamo ritrovare quello spazio per una nuova visione “dall’alto”, che non fugge la realtà ma le dona un’ottica nuova, quella della speranza.
Manuela Riondato
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