Con qualche click oggi possiamo raggiungere quasi ogni angolo e persona del pianeta, non solo virtualmente. Non c’è stata epoca storica in cui è stato così facile, rapido ed economico per noi occidentali organizzare un viaggio e partire.
Non deve essere stato altrettanto semplice, per quegli undici uomini seduti tranquillamente a tavola due millenni fa, accogliere l’invito del Risorto a mollare baracca e burattini per andare in tutto il mondo e predicare il vangelo ad ogni creatura (Marco 16,14-20). Eppure, la difficoltà maggiore rilevata da Gesù nel gruppo dei suoi apostoli pare non essere stata quella dell’organizzazione logistica della partenza, quanto la loro incredulità e durezza di cuore. Quegli uomini, un po’ come noi, non erano solo chiusi fisicamente nella loro comunità, ma erano interiormente demotivati e un po’ menefreghisti. Dovevano ancora incontrare il Risorto e a poco erano serviti i racconti delle prime apparizioni per smuoverli dalle loro case e dalle loro cose. Il Signore conosceva bene i suoi e sapeva che non li avrebbe convinti a suon di rimproveri. Innanzitutto spiega loro che non è indifferente credere o no: non è in gioco solo la loro salvezza ma anche quella di ogni persona che sta fuori dalla loro cerchia ristretta. Insomma, li responsabilizza. Ma per motivarli questo ancora non bastava: Cristo promette anche segni e prodigi che avrebbero accompagnato l’annuncio della Parola.
In questo mese missionario facciamo attenzione alla qualità della nostra preghiera personale e comunitaria, perché sia sempre più incontro con il Risorto che vive in mezzo a noi. Chiediamogli di alimentare la nostra motivazione e il nostro senso di responsabilità perché la Parola di vita che abbiamo ricevuto e che meditiamo ogni giorno possa davvero raggiungere ogni creatura!

Invito all’ascolto 

a cura di don Federico Giacomin
Eros Ramazzotti, Il cammino, Ali e radici, RCA Italiana Sony Music, 2009.