Editoriale | Febbraio 2022
Editoriale – 22-02 – La bici del credere
La bici del credere
Un’esperienza che può aiutarci a descrivere e pensare la fede è quella del nostro andare in bici. Per restare in equilibrio è necessario pedalare e per pedalare è necessario stare in equilibrio. Infatti, se fermiamo il nostro coinvolgimento nel pedalare possiamo cadere da una parte o dall’altra. Mentre pedaliamo, inoltre, continuiamo a oscillare a destra e a sinistra a seconda della spinta di un piede o dell’altro. Andare in bici è un’esperienza che unisce simultaneamente più processi tutti interconnessi tra loro e interdipendenti: stare in equilibrio, muoversi, pedalare, oscillare. Anche credere nel Signore Gesù è un’esperienza che può essere descritta da questi verbi.
La fede non è guardare una bicicletta senza salirci, questa è un’idea. La fede non è uno stare fermi in equilibrio senza muoversi, questa è ideologia. La fede non è qualcosa che non ci cambia, questa è una convenzione. È possibile comprendere il “biciclettare” senza coinvolgersi personalmente, salire in sella e pedalare? No. Provare per… credere. È possibile credere senza oscillare? No, altrimenti significa che siamo fermi, perché bloccati da una parte o dall’altra, in una sosta. È possibile credere senza un coinvolgimento diretto? No. Credere è un’esperienza complessa e paradossale: solo credendo ti muovi e stai in equilibrio, solo pedalando, e non stando fermo, stai in equilibrio.
Don Giulio Osto
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