Lunedì
08
Aprile 2024
Annunciazione del Signore
Luca 1,38
Ecco la serva
del Signore.
san Amanzio

Ascolto

Isaia 7,10-14;8,10

In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall’alto». Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore». Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele, perché Dio è con noi».

dal Salmo 39

Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.

Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto, non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato. Allora ho detto: «Ecco, io vengo».

 «Nel rotolo del libro su di me è scritto di fare la tua volontà: mio Dio, questo io desidero; la tua legge è nel mio intimo».

Ho annunciato la tua giustizia nella grande assemblea; vedi: non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai.

Non ho nascosto la tua giustizia dentro il mio cuore, la tua verità e la tua salvezza ho proclamato.

Ebrei 10,4-10

Fratelli, è impossibile che il sangue di tori e di capri elimini i peccati. Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: “Ecco, io vengo poiché di me sta scritto nel rotolo del libro per fare, o Dio, la tua volontà”». Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato», cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: «Ecco, io vengo a fare la tua volontà». Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre.

Luca 1,26-38

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Medito

In queste settimane sono impegnata nella preparazione di un esame importante, in cui sto investendo la gran parte delle mie energie, poiché spero di superarlo e di poter iniziare a rendere concreti i miei sogni e progetti professionali. Diverse domande affollano la mia testa: lo passerò? Sarò abbastanza preparata? Mi sentirò sicura di me? Quello di cui mi sto accorgendo, a pochi giorni dalla prova, è che la concentrazione, lo studio e la speranza non mi bastano per prepararmi al meglio. Sento che la scelta che mi chiama è quella di lasciar andare il timore e le preoccupazioni e di affidarmi a Lui, di avere fede perché la mia strada lasci spazio alla sua strada.  

Sono chiamata ad accogliere la sua volontà che trova concretezza nel fidarmi di Lui e di conseguenza nel fidarmi di me e delle mie capacità. Maria in questo brano del Vangelo viene colta di sorpresa dal messaggio dell’angelo e in modo coraggioso e sicuro comunica che è pronta a mettersi al servizio del Signore, senza fare calcoli o senza sentirsi inadeguata per quella chiamata: lei si è affidata completamente. Quello che chiedo al Signore è di aiutarmi a non voler calcolare sempre tutto, a non voler controllare tutto, ma a lasciarmi andare al suo abbraccio che solleva immediatamente dal timore e dalle preoccupazioni. 

Prego perché vorrei custodire nel cuore lo stesso coraggio e la stessa sicurezza di Maria e per riuscire a confermare ogni giorno la mia fiducia nel Signore e in quello che lui ha pensato per la mia vita. La certezza che sto facendo la scelta più buona per me, ossia che sto scegliendo la sua strada, me la trasmette la gioia vera che sento nel cuore ogni volta che mi libero di un peso e faccio un respiro di sollievo, quando mio marito o una persona con cui c’è un forte legame di affetto mi regala un ascolto profondo, quando mi attribuisco il valore che ho in quanto persona, in quanto battezzata figlia di Dio. Ecco Signore, voglio essere al tuo servizio perché tu mi dai valore, perché sai quali siano i passi giusti del cammino, perché solo avendo fiducia in te si ha la pace e la gioia nel cuore. 

Marta Ferraretto