il momento
favorevole.
sant’Adriano di Cesarea
Ascolto
Gioele 2,12-18
Così dice il Signore: «Ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti. Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore, vostro Dio, perché egli è misericordioso e pietoso, lento all’ira, di grande amore, pronto a ravvedersi riguardo al male».
Chi sa che non cambi e si ravveda e lasci dietro a sé una benedizione? Offerta e libagione per il Signore, vostro Dio.
Suonate il corno in Sion, proclamate un solenne digiuno, convocate una riunione sacra. Radunate il popolo, indite un’assemblea solenne, chiamate i vecchi, riunite i fanciulli, i bambini lattanti; esca lo sposo dalla sua camera e la sposa dal suo talamo.
Tra il vestibolo e l’altare piangano i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano: «Perdona, Signore, al tuo popolo e non esporre la tua eredità al ludibrio e alla derisione delle genti».
Perché si dovrebbe dire fra i popoli: «Dov’è il loro Dio?».
Il Signore si mostra geloso per la sua terra e si muove a compassione del suo popolo.
dal Salmo 50
Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità. Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro.
Sì, le mie iniquità io le riconosco, il mio peccato mi sta sempre dinanzi. Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.
Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo. Non scacciarmi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia della tua salvezza, sostienimi con uno spirito generoso. Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode.
2 Corinzi 5,20-6,2
Fratelli, noi, in nome di Cristo, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio. Poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti: «Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso». Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!
• Matteo 6,1-6.16-18
State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Medito
Ecco ora il tempo favorevole, ecco oggi il giorno della salvezza! Questo giorno, questa Quaresima che inizia oggi è il tempo favorevole, il momento per riconciliarci con Dio, per toccare con mano che egli è misericordioso e pietoso, lento all’ira, di grande amore, benedicente e compassionevole verso il suo popolo. Mi piace l’immagine del popolo, assemblea solenne, formata da tutti, proprio tutti: vecchi, fanciulli, bimbi lattanti, giovani spose e sposi. Il momento delle ceneri al mercoledì, come il momento dell’adorazione della croce al Venerdì Santo, sono per tutti. Mi ha sempre colpito quando, sia per ricevere la cenere che per adorare la croce, lentamente e umilmente si mettono in fila tutti i partecipanti all’assemblea, nessuno escluso. Ognuno con la sua storia, con il proprio vissuto, si incammina nel percorso quaresimale, un percorso di purificazione e di penitenza.
Un amico osservava come la Quaresima inizi con il freddo invernale che richiama la morte e termini in primavera con il rifiorire della vita e la risurrezione. E in questi tempi di inverni non più freddi, mi faceva osservare che la natura non è più la stessa e soffre con questo clima tiepido. Abbiamo bisogno di un tempo di stop, di rientrare in noi stessi, di vivere in maniera dimessa, ma profonda, non ostentata e riflettere sul nostro stile di cristiani. La liturgia ci indica tre piste: elemosina, preghiera e digiuno, che condividiamo con persone di altre fedi e possono, proprio in questa Quaresima, aiutarci a guardare con occhi nuovi chi vive esperienze religiose diverse dalla nostra, senza pregiudizi.
Elemosina è donare denaro, ma è anche consapevolezza dei beni materiali e non materiali che possiamo mettere a disposizione di chi ci sta vicino: nessuno è così povero da non poter dare nulla e nessuno è così ricco da non poter ricevere nulla. Preghiera è anche benedire, dire bene degli altri, frenando la lingua, vedendo gli aspetti positivi del carattere di chi vive o lavora con noi. Digiuno è stile alimentare di rifiuto del superfluo, di consapevolezza della nostra connivenza con un sistema economico nocivo per le persone, gli animali, il creato, nella logica dello scarto. Oggi è il momento favorevole, la salvezza inizia qui ed ora.
Giandomenico Bellomo