Editoriale | Novembre 2024

Solidali senza eccezioni

«Non essere mai crudele, mai codardo. Ricorda: l’odio è sempre stolto, ma l’amore è sempre saggio. Cerca sempre di essere cortese, ma non dimenticarti mai di essere gentile». Queste parole, messe in bocca al protagonista di una serie televisiva come personale programma di vita, per chi ha confidenza con il Vangelo sono un forte richiamo a uno stile improntato all’ascolto, all’accoglienza, alla concretezza dei gesti e delle parole, a quella “gentilezza” che si esprime in azioni capaci di cambiare il corso di una vita, di ridarle senso e compiutezza, azioni proprie di Gesù Cristo. È il programma di vita di chi vuole essere solidale senza eccezioni. Questo nocciolo di Vangelo scovato “nel mondo” ci dice che Dio parla attraverso il cuore degli uomini lì dove le relazioni vengono vissute in questo modo, ridonando vita, speranza, novità a chi le sperimenta.
Sono le relazioni genuinamente amicali che ci tengono saldamente in piedi, relazioni fatte di gesti, parole, silenzi che “vestono” chi li dona e chi li riceve di una dignità nuova e rinnovata, che riportano in vita e ricostruiscono il tessuto a volte fin troppo fragile della nostra esistenza. È lì che possiamo fare esperienza della fonte dell’amore, quel Dio che abbiamo conosciuto e sperimentato in Gesù Cristo.  

Manuela Riondato